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Coibentazione: come ottenere il confort termico corretto risparmiando sulla bolletta
Con i primi freddi invernali cominciamo subito a chiederci se la nostra casa è coibentata bene così da garantirci sia il giusto livello di comfort termico che il risparmio energeticodi cui abbiamo bisogno.
Durante l’inverno infatti si fa ampio consumo di energia per riscaldare gli ambienti e migliorare l’isolamento della propria abitazione(la cosiddetta coibentazione interna), cosa che non ha effetto solo sul modo in cui viviamo la casa ma anche sulla riduzione dei consumi energetici, che porta a un immediato risparmio in bolletta.
APPROFITTARE DELL’ECOBONUS
Se si decide di investire in una serie di piccoli lavori edili per aumentare il livello di comfort abitativo e migliorare la coibentazione, anche per il 2018 si potrà usufruire della detrazione fiscale sulle spese, l’Ecobonus 2018: gli interventi di efficientamento energetico su singole unità immobiliari (casa singola o appartamento di un condominio) ottengono in fase di dichiarazione dei redditi una detrazione fino al 65% delle spese sostenute.
LE SOLUZIONI: UN PICCOLO INVESTIMENTO SUBITO PER DIMINUIRE LA DISPERSIONE TERMICA
Per intervenire in modo corretto sulle dispersioni di calore durante l’inverno e per mantenere freschi gli ambienti in estate, diminuendo sensibilmente i consumi in qualsiasi stagione dell’anno ecco un breve vademecum delle soluzioni più immediate, quelle che in poco tempo e con un investimento economico minimo assicurano un immediato taglio delle dispersioni termiche e una migliore coibentazione.
1) La sostituzione degli infissi. I serramenti, soprattutto se datati, sono da sempre fonte di enorme dispersione di calore, a causa sia delle loro scarse proprietà isolanti rispetto al resto dell’edificio, ma anche al montaggio non ermetico. La stima approssimativa riguardo a quanto possano incidere sullo spreco di energia è normalmente del 25%sul totale dell’energia prodotta. Fatevi quindi due conti: se cambiate le finestre potreste risparmiare il 25% sulle bollette, un investimento dal ritorno quasi immediatodopo il primo anno di pagamenti.
2) Scegliere serramenti a taglio termico. Quando si acquistano degli infissi bisogna anche considerare il materiale di cui sono fatti e optare per quelli dotati di telaio a taglio termico. Questi infatti sono in grado di evitare la trasmissione per conduzione del calore dall’interno all’esterno. Questo accade ad esempio alle finestre in alluminio, un ottimo conduttore termico, che crea un ponte termico con l’esterno e causa una notevole dispersione. Maggiore è la differenza di temperatura tra i due ambienti, maggiore sarà la quantità e la velocità del calore trasferita verso l’ambiente esterno. Per questo sono stati creati gli infissi a taglio termico: attraverso la separazione del profilo esterno e del profilo interno con del materiale plastico come la poliamminide é possibile interrompere il ponte termico e migliorare l’isolamento.
3) Il vetro termico e le guarnizioni delle finestre. Anche scegliere infissi con un vetro termico ci aiuterà a mantenere un corretto isolamento. Si tratta di un vetro spesso montato in più strati (vetro doppio o triplo) che isola meglio dal freddo. I vetri sarebbe meglio che fossero dotati di speciali guarnizioni realizzate in gomma, la loro funzione è quella di chiudere al meglio ogni fessura tra vetro, infisso e telaio, e limitare ogni infiltrazione di vento o acqua. Da non sottovalutare anche le semplici guarnizioni paraspifferi in gomma, plastica o alluminio, da inserire tra le finestre. Si trovano in commercio sotto forma di strisce adesive riducendo al minimo le infiltrazioni d’aria fredda dall’esterno.
4) Isolamento termico dei cassonetti degli avvolgibili. Anche se non ci si pensa, purtroppo una delle principali fonti di dispersione termica è data dal cassonetto delle tapparelle, sezione che soprattutto durante l’inverno funge da ponte termico per la cavità interna al muro a diretto contatto con l’aria esterna. La coibentazione termica di quest’ultimo, attraverso l’applicazione di uno strato di materiale isolante consente di risolvere il problema alla radice. In questo caso la coibentazione dovrà riguardare tutta la superficie del cassonetto, cercando di assicurare una completa ed uniforme aderenza dello strato isolante, attraverso uno strato di adesivo, alla parete di fondo del cassonetto, alla parete coprirullo interna, ed alle pareti orizzontali superiore ed inferiore dello stesso.
5) Utilizzo di pannelli isolanti e riflettenti dietro i radiatori. Questo è un altro piccolo ma utilissimo intervento che richiede veramente un investimento minimo. Nei negozi per la casa vendono degli speciali pannelli in alluminio da inserire facilmente dietro ai radiatori, soprattutto quelli che si trovano nelle pareti che danno sull’esterno. Così è possibile irradiare verso l’interno dell’ambiente tutto il calore del termosifone, riducendo l’energia dispersa verso la parete, che altrimenti assorbirebbe inutilmente calore.
6) Aerazione dei locali. Inutile dire che per mantenere l’energia termica è meglio areare gli ambienti con i radiatori spenti e quando la temperatura è più mite, tipo di mattina.
COIBENTAZIONE DELLE PARETI E DEL SOFFITTO
Naturalmente anche coibentare le pareti e il soffitto contribuisce a diminuire la dispersione termica, e anche se richiedono un investimento maggiore sicuramente hanno un impatto notevole sull’isolamento dell’intera casa o appartamento. Ad esempio realizzare una controparete sottraendo circa 10-12 cm allo spazio abitato migliora il comfort termico. Se invece si vive in un’abitazione con i soffitti alti è possibile realizzando una controsoffittatura ridurre il volume dell’ambiente riscaldato e riscaldare con maggiore efficacia gli ambienti.